prima di noi

prima di noi
La storia del vino in Valtellina ha origini millenarie, fin dall’epoca romana la valle ha rappresentato un importante territorio di collegamento tra le popolazioni del nord Italia e degli stati confinanti nonchè un luogo ideale dove coltivare la vite. I romani erano soliti portare le barbatelle a mano, per loro le vigne avevano anche un significato simbolico: in questa terra siamo qui per restare, non solo di passaggio. Nei secoli successivi, in particolare con l’avvento dei Longobardi, in Valtellina si assiste ad un consistente sviluppo della coltura della vite con il commercio che si espande notevolmente tra il XIV e il XVI secolo quando i Visconti e gli Sforza concedevano addirittura privilegi particolari ai coltivatori locali pur di assicurarsi il loro prezioso vino. Lo sfruttamento dei terreni scoscesi attraverso la tecnica dei terrazzamenti costruiti con muretti a secco ha progressivamente reso il territorio una delle più estese aree vinicole terrazzate del mondo, tramandando fino ad oggi la viva testimonianza di una tecnica costruttiva riconosciuta nel 2018 come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.